sabato 30 maggio 2009

Chiaro, fresco, dolce copy

Le acque minerali sono tra i big spender della pubblicità italiana. Alcune si limitano a puntare su testimonial molto popolari (tipo la coppia Alessandro Del Piero e Cristina Chiabotto per Uliveto e Rocchetta). Altre hanno un approccio più creativo.

Mi ha sorpreso l’affissione pubblicitaria dell’acqua minerale Dolomia, le sorgenti sono a Cimolais in provincia di Pordenone. L’headline, "da qua a qua", è quanto mai geniale e semplice. Sottolinea la purezza dell’acqua, portata direttamente dalle sorgenti al consumatore in bottiglia, senza mediazioni. In più c’è un tocco di humour sempre apprezzabile. Lo slogan gioca sulla somiglianza tra il sostantivo “acqua” e l’avverbio di luogo “qua”. Il messaggio è rinforzato anche dal playoff “sai dove nasce, sai cosa bevi” e dalla scritta “naturale” che si legge in evidenza sulla bottiglia.

Anche la scelta dei colori è lodevole. Il bianco richiama il luogo selvaggio ed intatto delle sorgenti, montagne immerse nei grandi silenzi dei nevai perenni. Al limite trovo un po’ ridondante il titolo “oligominerale”, messo così in evidenza. Ma bisogna essere davvero pignoli.

Purtroppo a realizzare l’affissione non è stata una agenzia pubblicitaria locale, ma uno studio di Roma che non conoscevo (Made in Italy). Comunque bravi.

sabato 23 maggio 2009

Caorle contro la Coca Cola

Andiamoci piano con le parole. A volte anche una frase apparentemente innocente e priva di riferimenti specifici può venire mal interpretata.

L’ultimo spot pubblicitario di Coca Cola in onda in televisione e in radio è uno dei primi che risente del clima di crisi. Propone una riscoperta delle cose semplici. Il messaggio non è una scontata promessa di risparmio o di riduzione del prezzo, ma un invito a ritrovare i piaceri genuini, di tutti i giorni. La voce guida è affidata ad una bambina, Giulia, che dice di preferire la vacanza dalla nonna piuttosto che nel resort.

Lo spot, per altro già parodiato in rete, ha scatenato le ire del sindaco di Caorle Marco Sarto. La frase sugli alberghi di lusso gli è andata di traverso. “Uno spot così è deleterio” ha dichiarato. “La Coca Cola dovrebbe fare più attenzione ai messaggi che divulga. Come sindaco di una città turistica lo trovo a dir poco inopportuno anche dal punto di vista della tempistica. Tutti gli operatori turistici e il mondo della ristorazione hanno investito nelle proprie strutture e nella promozione”. Il sindaco invita inoltre la Coca Cola a ritirare lo spot tv e sostituirlo con uno (fuori dal tempo) che associ la bibita con il piacere della vacanza e magari alla solita famiglia felice.

Al primo cittadino di Caorle si è poi aggiunto il presidente leghista della provincia di Treviso, Leonardo Muraro: “sono solidale con Sarto, il messaggio della serenità in famiglia è apprezzabile, ma si può vivere felici in famiglia anche girando a visitare località affascinanti”. Nessuno, però, ha mai detto che la casa della nonna non fosse al mare…