Andiamoci piano con le parole. A volte anche una frase apparentemente innocente e priva di riferimenti specifici può venire mal interpretata.
L’ultimo spot pubblicitario di Coca Cola in onda in televisione e in radio è uno dei primi che risente del clima di crisi. Propone una riscoperta delle cose semplici. Il messaggio non è una scontata promessa di risparmio o di riduzione del prezzo, ma un invito a ritrovare i piaceri genuini, di tutti i giorni. La voce guida è affidata ad una bambina, Giulia, che dice di preferire la vacanza dalla nonna piuttosto che nel resort.
Lo spot, per altro già parodiato in rete, ha scatenato le ire del sindaco di Caorle Marco Sarto. La frase sugli alberghi di lusso gli è andata di traverso. “Uno spot così è deleterio” ha dichiarato. “La Coca Cola dovrebbe fare più attenzione ai messaggi che divulga. Come sindaco di una città turistica lo trovo a dir poco inopportuno anche dal punto di vista della tempistica. Tutti gli operatori turistici e il mondo della ristorazione hanno investito nelle proprie strutture e nella promozione”. Il sindaco invita inoltre la Coca Cola a ritirare lo spot tv e sostituirlo con uno (fuori dal tempo) che associ la bibita con il piacere della vacanza e magari alla solita famiglia felice.
Al primo cittadino di Caorle si è poi aggiunto il presidente leghista della provincia di Treviso, Leonardo Muraro: “sono solidale con Sarto, il messaggio della serenità in famiglia è apprezzabile, ma si può vivere felici in famiglia anche girando a visitare località affascinanti”. Nessuno, però, ha mai detto che la casa della nonna non fosse al mare…
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