Jesolo era la spiaggia dei palazzoni, degli stereo a palla in riva al mare, delle discoteche. Negli anni ’80 e ’90 tutto andava bene, poi ha cominciato a perdere d’interesse turistico. La spiaggia cafona non era più di moda Per correre ai ripari la città si è reinventata un futuro urbanistico, ispirato alle architetture contemporanee. La riqualificazione passa attraverso le opere di grandi archistar come Richard Meier, Zaha Hadid, Carlos Ferrater, Kenzo Tange...
Il progetto c’è: trasformare Jesolo da centro balneare, attivo da maggio a settembre, ad una piccola Miami sull’Adriatico, viva tutto l’anno, in grado di distribuire servizi e comfort a tutti i residenti, non solo ai villeggianti. Per una volta anche la comunicazione è adeguata. Con la scelta di un playoff “The City Beach” e di un sito dove vengono illustrate l’idea, gli sviluppi futuri e i vari progetti architettonici.
A fianco del bel sito istituzionale, si sono date da fare anche le diverse imprese immobiliari che partecipano alla rinascita di Jesolo. Molti dei cantieri, da quelli ancora aperti a quelli ultimati, hanno un sito internet che magnifica le prossime realizzazioni dalla Torre Aquileia alle case nel parco Merville, dallo Jesolo Lido Village all’Isola Blu, la nuova porta d’accesso alla città. L’edilizia è tutt’altro che immobile, sta scoprendo il web…
venerdì 7 agosto 2009
Comunicare il cambiamento
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