Anche quest’anno al Salone del Mobile di Milano, l’appuntamento più importante per chi si occupa di arredamento e design, ci sarà qualcosa di mio. Continua la collaborazione con Pallucco che mi ha incarico della redazione dei testi di presentazione dei nuovi prodotti. Il più interessante è Tabard, un mantello-appendiabiti sorprendente come un gioco di prestigio. Ecco la sua descrizione:
Chi è il misterioso personaggio sospeso sul muro e nascosto dietro il mantello? Tutti gli indizi portano a… Denis Santachiara. Potrebbe essere l’intrigante inizio di un giallo di Sir Conan Doyle, invece, è la nuova giocosa proposta d’arredo ideata dall’eclettico designer italiano per Pallucco. Non serve perciò l’intuito dell’investigatore del mistero Sherlock Holmes, sempre raffigurato con indosso una vezzosa mantellina, per svelare l’arcano. Basta avvicinarsi e sbirciare sotto o di lato. Si scopre così che Tabard è un originale appendiabiti, unico nel suo genere perché protetto da un elegante guscio rigido semitrasparente. Nelle forme ricorda uno dei capi simbolo dell’abbigliamento di fine ottocento e inizio novecento: il tabarro (tabard in francese), il lungo soprabito senza cuciture che si avvolgeva intorno al corpo. Rispetto ad un normale attaccapanni, però, i ruoli sono invertiti. Mentre i tradizionali appendiabiti vengono coperti dai vestiti, al contrario Tabard copre i capi, li protegge dalla polvere e infonde una immagine inedita e curiosa a questo oggetto. Tabard è disponibile in due versioni: applique o piantana, ottenuta accoppiando i due mantelli. All’interno è posta una lampada che filtra la sua luce attraverso il materiale traslucido del mantello, contribuendo a creare un alone di mistero, fascino e seduzione.
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