In questi giorni a Conegliano c’è Antennacinema. La manifestazione sul mondo dei media è interessante nelle intenzioni, ma che nel corso degli anni ha perso entusiasmo e la partecipazione di pubblico.
Ieri si è svolto un intrigante confronto “Nord est: una creazione dei media?”, a distanza di 10 anni da un precedente dibattito sullo stesso tema. Nel corso degli anni ’90 questa zona d’Italia è stata presentata come un corpo unico, effervescente dal punto di vista economico e caratterizzato dalla piccola impresa.
Oggi di quel Nord Est rimane ben poco, a parte una vitalità sul profilo economico. Anzi si sta disgregando. Molti comuni chiedono di passare alle regioni circostanti, segno che la condizione socio-economica non è omogenea, e manca una vera opinione pubblica regionale.
Anche l’immagine del Veneto tutto fabbrichette e piccoli padroni iper-attivi dobbiamo dimenticarla. Resiste solo nei media. Paolo Feltrin, docente di Scienze dell’Amministrazione dell’Università di Trieste, ha dimostrato che le imprese stanno diventando sempre più grandi. Quelle piccole vengono assorbite. Solo a Treviso oltre 200 aziende sono cresciute di 100 dipendenti negli ultimi 5 anni a colpi di fusioni, espansioni, acquisizioni.
Forse il Nord Est, non è mai esistito. Era un nuovo brand del Veneto, un invenzione per attirare l’attenzione dei media e della polita su una regione che da sola contava poco, ma che allargata nei confini aveva più peso.
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