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sabato 10 ottobre 2009

W il sindaco


Se si digitano su Google le parole Giancarlo Gentilini compaiono ben 51.400 pagine internet e un gruppo Facebook con più di 18.000 iscritti, nonostante da tempo non sia più il sindaco di Treviso. Non è che lo “sceriffo” ami particolarmente la rete (non ha un sito internet personale o un blog), ma la rete ama sicuramente lui a giudicare da quanto interesse è in grado di suscitare.

Fuori dalla rete le cose vanno ancora meglio. Non stupisce perciò che gli sia stata dedicata in vita una biografia. E’ uscita in questi giorni per la casa editrice EdizioniAnordest di Villorba il libro:
"Gentilini, il sindaco sceriffo". Al giornalista del Gazzettino Paolo Calia che ne ha curato la redazione non sono certo mancati gli spunti. Da quindici anni Gentilini si distingue per commenti e giudizi a dir poco taglienti e sopra le righe. Le sue crociate per la “sicurezza” o contro gli immigrati clandestini hanno segnato un’epoca. Con le sue esternazioni ha sollevato violentissime polemiche, suscitando spesso l’ira della piazza.

Nel bene e nel male Gentilini è un autentico fenomeno della comunicazione del nord-est, uno che nonostante i suoi ottant’anni quando parla si fa sempre notare. Perché come dice lui stesso “Quando parli devi dare un messaggio che sia un pugno nello stomaco. Chi ascolta lo deve sentire, altrimenti non serve”.

sabato 24 gennaio 2009

I cine-poeti Zanzotto

Non so se Andrea Zanzotto ne è al corrente. Dall’alto dei suoi quasi novant’anni non lo vedo intento a smanettare su Facebook. Ma sul popolare social network c’è un gruppo che si ispira a lui, il maggiore poeta veneto vivente.

Iscrivendosi al gruppo “cine-poeti Andrea Zanzotto” si può partecipare ad un "certamen" di poesia permanente sul web, sul modello degli antichi tornei in rima o dei contemporanei rappers-contest. La sfida si svolge a colpi di haiku, il componimento poetico giapponese di tre versi caratterizzati da cinque, sette e ancora cinque sillabe. L’oggetto della competizione è l’immaginario cinematografico.

La scelta di intitolare il gruppo ad Andrea Zanzotto non è casuale. Negli anni ottanta, in una particolare fase della sua produzione creativa, il poeta si è accostato al modello degli haiku. L’idea di definire il gruppo cine-poeti è nata, invece, lavorando ad un progetto audio visivo ed editoriale sul sodalizio tra Zanzotto e Federico Fellini.


Nel corso dell'evento "poemidiVini", tenutosi a Treviso domenica 18 gennaio, una giuria internazionale ha letto e valutato oltre cento haiku inviati attraverso il sito e ha scelto i 9 poemi migliori che sono stati messi in "nomination". La votazione finale del cine-poeta vincitore spetta agli utenti di Facebook che potranno esprimere la propria preferenza votando on line.

sabato 29 novembre 2008

Millenians

Ieri c’è stata la presentazione di una ricerca sulle imprese dell’area internet fatta dal Distretto DigitalMediale Veneto. Le premesse per un convegno interessante c’erano, ma i contributi non hanno aggiunto nulla di nuovo a quanto già si sapeva. Tranne l’intervento di Fabrizio Rauso di Alcatel che ringrazio per la definizione di millenians. Forse a Milano spopola, ma a Treviso non l’avevo ancora mai sentita.

I millenians sono i ragazzi nati dopo il 1977, cresciuti con Internet, MTv, il telefonino, Nintendo Wii e ora anche Facebook. Quindi dopo la generazione X e quella Y c’è finalmente una etichetta per identificare i giovani protagonisti degli anni 2000. A questa nuova generazione devono essere in grado di parlare oggi le imprese e i siti internet. In realtà se si sostituisce a Facebook, il blog o la community e a Wii la Playstation non vedo grandi differenze rispetto a quello che si diceva 5 o 10 anni fa.

Altro risultato non particolarmente sorprendete è che le imprese digitalmediali siano giovani (il 72% è stato costituita dopo il 1996), abbiano fondatori giovani (meno di 44 anni) e attraggano dipendenti giovani (l’età media è 33 anni).

L’unica novità dell’indagine è la relazione tra le imprese internet venete e la crisi economica. Hanno una visione più positiva sul futuro rispetto al resto del sistema economico italiano, ritengono di avere le carte in regola per crescere, nonostante la recessione, e il 72% di loro pensa di incrementare il proprio organico nei prossimi 3-5 anni. C’è speranza insomma.