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sabato 27 febbraio 2010

Guardare, vedere

Gioca sulle sfumature di significati tra termini apparentemente simili la campagna pubblicitaria lanciata per promuovere la mostra dedicata al pittore Cima da Conegliano.


Alcune mostre si vedono. Altre si guardano” è l’headline che campeggia nelle locandine, nei flyer e nelle maxi affissioni posizionate in alcuni punti ad alta affluenza di Conegliano. Vedere come sguardo sfuggente e veloce tra le sale di un museo non particolarmente interessante. Guardare come osservazione appassionata e approfondita dei quadri alla scoperta dei dettagli che appagano gli occhi e lo spirito.


Ma è anche un invito a scoprire un autentico poeta del paesaggio che per la prima volta guardò con occhi nuovi alla natura e al territorio. Cima è stato il primo artista che ha lasciato l'utopia del paesaggio ideale per restituire, invece, in scenari incantati, una
resa topografica e concreta dei colli trevigiani.

Alla mostra è associato anche un sito internet, dove però non viene ripreso lo stesso headline. Chissà perché nella homepage non c’è uno slogan e nella pagina interna è sostituito dal titolo “Dove l’amore per la propria terra si fa arte”.

sabato 10 ottobre 2009

W il sindaco


Se si digitano su Google le parole Giancarlo Gentilini compaiono ben 51.400 pagine internet e un gruppo Facebook con più di 18.000 iscritti, nonostante da tempo non sia più il sindaco di Treviso. Non è che lo “sceriffo” ami particolarmente la rete (non ha un sito internet personale o un blog), ma la rete ama sicuramente lui a giudicare da quanto interesse è in grado di suscitare.

Fuori dalla rete le cose vanno ancora meglio. Non stupisce perciò che gli sia stata dedicata in vita una biografia. E’ uscita in questi giorni per la casa editrice EdizioniAnordest di Villorba il libro:
"Gentilini, il sindaco sceriffo". Al giornalista del Gazzettino Paolo Calia che ne ha curato la redazione non sono certo mancati gli spunti. Da quindici anni Gentilini si distingue per commenti e giudizi a dir poco taglienti e sopra le righe. Le sue crociate per la “sicurezza” o contro gli immigrati clandestini hanno segnato un’epoca. Con le sue esternazioni ha sollevato violentissime polemiche, suscitando spesso l’ira della piazza.

Nel bene e nel male Gentilini è un autentico fenomeno della comunicazione del nord-est, uno che nonostante i suoi ottant’anni quando parla si fa sempre notare. Perché come dice lui stesso “Quando parli devi dare un messaggio che sia un pugno nello stomaco. Chi ascolta lo deve sentire, altrimenti non serve”.

venerdì 7 agosto 2009

Comunicare il cambiamento

Jesolo era la spiaggia dei palazzoni, degli stereo a palla in riva al mare, delle discoteche. Negli anni ’80 e ’90 tutto andava bene, poi ha cominciato a perdere d’interesse turistico. La spiaggia cafona non era più di moda Per correre ai ripari la città si è reinventata un futuro urbanistico, ispirato alle architetture contemporanee. La riqualificazione passa attraverso le opere di grandi archistar come Richard Meier, Zaha Hadid, Carlos Ferrater, Kenzo Tange...

Il progetto c’è: trasformare Jesolo da centro balneare, attivo da maggio a settembre, ad una piccola Miami sull’Adriatico, viva tutto l’anno, in grado di distribuire servizi e comfort a tutti i residenti, non solo ai villeggianti. Per una volta anche la comunicazione è adeguata. Con la scelta di un playoff “The City Beach” e di un sito dove vengono illustrate l’idea, gli sviluppi futuri e i vari progetti architettonici.


A fianco del bel sito istituzionale, si sono date da fare anche le diverse imprese immobiliari che partecipano alla rinascita di Jesolo. Molti dei cantieri, da quelli ancora aperti a quelli ultimati, hanno un sito internet che magnifica le prossime realizzazioni dalla Torre Aquileia alle case nel parco Merville, dallo Jesolo Lido Village all’Isola Blu, la nuova porta d’accesso alla città. L’edilizia è tutt’altro che immobile, sta scoprendo il web…

domenica 14 giugno 2009

Ri-Posizionamento

Tempo fa avevo cominciato ad interessarmi ai motori di ricerca. Forse uno dei primi lavori che mi vennero commissionati quando iniziai a lavorare come free lance fu la stesura di testi per migliorare il posizionamento di un sito internet in base a determinate parole chiave. A distanza di alcuni anni torno a scrivere per motori di ricerca. A dimostrazione dell’importanza che la parola continua ad avere in internet.

Se da un lato sulla rete si parla sempre più spesso di contenuti diffusi attraverso i video, dall’altro il modo attraverso cui gli utenti accedono alle pagine web è una ricerca in base alle parole chiave, usando soprattutto Google. Perciò la presenza o meno di determinati termini attinenti all’argomento ricercato su un sito fa la differenza. A meno di non adottare altre strategie di visibilità e promozione, come ad esempio Adwords, banner o newsletter.


Per posizionarsi meglio sui motori di ricerca serve un search engine copywriter che scriva dei testi originali, costruendoli intorno a specifiche parole chiave (keywords). Non è un lavoro particolarmente creativo. Non è necessario creare titoli ad effetto che attirino l’attenzione, come in un banner, o un contenuto evocativo in grado di suscitare particolari emozioni. L’importante è scrivere un testo, meglio se di una certa lunghezza, e cercare di inserire e ripetere alcune parole chiave. Possibilmente senza essere troppo noiosi.

sabato 24 gennaio 2009

I cine-poeti Zanzotto

Non so se Andrea Zanzotto ne è al corrente. Dall’alto dei suoi quasi novant’anni non lo vedo intento a smanettare su Facebook. Ma sul popolare social network c’è un gruppo che si ispira a lui, il maggiore poeta veneto vivente.

Iscrivendosi al gruppo “cine-poeti Andrea Zanzotto” si può partecipare ad un "certamen" di poesia permanente sul web, sul modello degli antichi tornei in rima o dei contemporanei rappers-contest. La sfida si svolge a colpi di haiku, il componimento poetico giapponese di tre versi caratterizzati da cinque, sette e ancora cinque sillabe. L’oggetto della competizione è l’immaginario cinematografico.

La scelta di intitolare il gruppo ad Andrea Zanzotto non è casuale. Negli anni ottanta, in una particolare fase della sua produzione creativa, il poeta si è accostato al modello degli haiku. L’idea di definire il gruppo cine-poeti è nata, invece, lavorando ad un progetto audio visivo ed editoriale sul sodalizio tra Zanzotto e Federico Fellini.


Nel corso dell'evento "poemidiVini", tenutosi a Treviso domenica 18 gennaio, una giuria internazionale ha letto e valutato oltre cento haiku inviati attraverso il sito e ha scelto i 9 poemi migliori che sono stati messi in "nomination". La votazione finale del cine-poeta vincitore spetta agli utenti di Facebook che potranno esprimere la propria preferenza votando on line.

sabato 29 novembre 2008

Millenians

Ieri c’è stata la presentazione di una ricerca sulle imprese dell’area internet fatta dal Distretto DigitalMediale Veneto. Le premesse per un convegno interessante c’erano, ma i contributi non hanno aggiunto nulla di nuovo a quanto già si sapeva. Tranne l’intervento di Fabrizio Rauso di Alcatel che ringrazio per la definizione di millenians. Forse a Milano spopola, ma a Treviso non l’avevo ancora mai sentita.

I millenians sono i ragazzi nati dopo il 1977, cresciuti con Internet, MTv, il telefonino, Nintendo Wii e ora anche Facebook. Quindi dopo la generazione X e quella Y c’è finalmente una etichetta per identificare i giovani protagonisti degli anni 2000. A questa nuova generazione devono essere in grado di parlare oggi le imprese e i siti internet. In realtà se si sostituisce a Facebook, il blog o la community e a Wii la Playstation non vedo grandi differenze rispetto a quello che si diceva 5 o 10 anni fa.

Altro risultato non particolarmente sorprendete è che le imprese digitalmediali siano giovani (il 72% è stato costituita dopo il 1996), abbiano fondatori giovani (meno di 44 anni) e attraggano dipendenti giovani (l’età media è 33 anni).

L’unica novità dell’indagine è la relazione tra le imprese internet venete e la crisi economica. Hanno una visione più positiva sul futuro rispetto al resto del sistema economico italiano, ritengono di avere le carte in regola per crescere, nonostante la recessione, e il 72% di loro pensa di incrementare il proprio organico nei prossimi 3-5 anni. C’è speranza insomma.

sabato 22 novembre 2008

Settimana della cultura impresa: questa sconosciuta

Questa è la settimana della cultura impresa. Dovrebbe servire alle imprese per valorizzare il loro patrimonio: oggetti, saperi e competenze conservati all’interno dei propri archivi e musei. Come spesso accade, però, le imprese, pur organizzando incontri intriganti, hanno difficoltà a comunicare con i potenziali interessati.

L’ho scoperta per caso partecipando ad un evento in comune con Creative R’evolution di Fuoribiennnale, ma non sono riuscito a seguirla. Non perché non avessi tempo, ma perché sul sito ufficiale c’era solo il programma nazionale. Credevo non ci fossero altri eventi sparsi sul territorio. Poi, invece, vengo a sapere che proprio a Treviso si teneva la presentazione di una monografia dedicata ai musei aziendali della regione Veneto. Purtroppo il giorno successivo alla conferenza. Vabbè.

Chiusa la piccola polemica, l’incontro a cui ho partecipato (Imprese da Musei) era molto interessante. Creare un archivio o un museo aziendale non è solo bello per se stessi, in una chiave autoreferenziale. Il padrone di casa, la splendida Villa Foscarini Rossi – sede del museo della calzatura a Stra, ha sottolineato come serva anche a vendere di più. Luigino Rossi ha sostenuto che presentare la storia, la tradizione, la ricerca di prodotto migliora il rapporto di business con i partner commerciali, i dipendenti e la forza vendita.


Sulla stessa lunghezza d’onda anche Vittorio Tabacchi, presidente di Safilo. Alcuni anni fa aveva l’esigenza di promuovere un nuovo materiale anallergico con cui venivano fabbricati i suoi occhiali. La strategia adottata fu creare un museo itinerante che portasse in giro parte della più grande raccolta mondiale di oggetti legati alla vista dal medioevo ad oggi. Nelle convention e nelle catene di negozi vennero organizzate delle esposizioni sull’occhiale. Erano un mix tra la presentazione della storia e dell’evoluzione di Safilo e una mostra storica sull’occhiale tout court. Ebbero un grande successo.

domenica 16 novembre 2008

Proclama on line

Dal blog al web. Finalmente è pronto il mio sito internet: proclama.it, dove si parla, anche un po’ per immagini, dei miei lavori. Da tempo dovevo presentarmi professionalmente sul web: adesso il passo è fatto, grazie all’assistenza di Zaven con cui spesso collaboro per la parte grafica. Sul sito trovate il mio portfolio e una descrizione dei servizi che svolgo: copywriting, webwriting, gestione di siti internet e newsletter, consulenze per la comunicazione e il posizionamento sui motori di ricerca.

sabato 25 ottobre 2008

Birretta o scherzetto?

Halloween sta diventando una delle feste più importanti in Italia, almeno tra gli under 30. Basti pensare che la notizia più cliccata dell’anno sul sito di 2night non è lo speciale di Capodanno o di Ferragosto, ma proprio l’approfondimento sui party che animano il 31 ottobre. E qual è la prima pubblicità che vi viene in mente associata alla notte dei morti viventi?

Heineken. La birra olandese è stata tra le prime aziende ad aver scommesso sul successo di questa manifestazione nel nostro paese e ad aver investito in pubblicità per attirare l’interesse del pubblico giovanile. L’attenzione di Heineken verso i giovani consumatori è testimoniata anche dal ruolo di primo piano che ha saputo ritagliarsi nella musica dal vivo con l’Heineken Jammin’ Festival.


Per Halloween Heineken ha realizzato una serie di quattro cartoline di invito alle numerose feste che si svolgono in pub, birrerie e bar, decorati ad hoc e riforniti di gadget. La stessa cosa, ma con più autoreferenzialità e meno senso dello humour, la fa
anche la birra scura irlandese Guinness in occasione di San Patrizio. Ma non ha nemmeno la versione italiana del sito internet...

Il soggetto delle cartoline di Halloween scelto da Heineken nel 2008 sono i film horror. La versione che mi sembra meglio riuscita è questa. Il segno lasciato sul tavolino dal fondo bagnato della bottiglia diventa il simbolo del film di culto The Ring. Per chi proprio non notasse la somiglianza è anche scritto. Geniale. Le cartoline sono distribuite nei locali che aderiscono al circuito Promocard. Dal sito è possibile spedire una cartolina virtuale.