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mercoledì 24 dicembre 2008

Parole di burro

Recentemente mi è capitato di intervistare due giovani cuochi. Il background era comune: entrambi sono nati e, dopo diverse esperienze, cucinano in ristoranti del Nord Est. Ma lo stile comunicativo delle risposte non poteva essere più divergente.

Il primo, Terry Giacomello, ha lavorato per 3 anni in Spagna al El Bulli, la creatura gastronomica di Ferran Adrià, probabilmente il miglior ristorante al mondo secondo la guida Michelin. Perciò ti aspetteresti uno chef tanto elegante nelle portate quanto nelle parole. Invece, forse perché è stato a diretto contatto con il verbo del profeta, si esprimeva pressoché per slogan. Come: “la mia cucina è tecnico-emozionale” o “l’Italia manca di cultura gastronomica”. Lì per lì fanno un bell’effetto, ma sono poi difficile da rendere in una intervista che cerchi di essere discorsiva e non troppo frammentata come un rap. Mancavano di approfondimento.

Quello che non ti aspetti è Michele Cella, vincitore del prestigioso Alma Viva Awards, il premio dedicato ai giovani cuochi italiani, istituito da Gualtiero Marchesi. Sono rimasto molto stupito dalla sua capacità di descrivere i piatti che aveva creato per il concorso, spiegandomi le particolarità e tecniche che aveva impiegato. Un cuoco così non si mangia certo le parole.

sabato 25 ottobre 2008

Birretta o scherzetto?

Halloween sta diventando una delle feste più importanti in Italia, almeno tra gli under 30. Basti pensare che la notizia più cliccata dell’anno sul sito di 2night non è lo speciale di Capodanno o di Ferragosto, ma proprio l’approfondimento sui party che animano il 31 ottobre. E qual è la prima pubblicità che vi viene in mente associata alla notte dei morti viventi?

Heineken. La birra olandese è stata tra le prime aziende ad aver scommesso sul successo di questa manifestazione nel nostro paese e ad aver investito in pubblicità per attirare l’interesse del pubblico giovanile. L’attenzione di Heineken verso i giovani consumatori è testimoniata anche dal ruolo di primo piano che ha saputo ritagliarsi nella musica dal vivo con l’Heineken Jammin’ Festival.


Per Halloween Heineken ha realizzato una serie di quattro cartoline di invito alle numerose feste che si svolgono in pub, birrerie e bar, decorati ad hoc e riforniti di gadget. La stessa cosa, ma con più autoreferenzialità e meno senso dello humour, la fa
anche la birra scura irlandese Guinness in occasione di San Patrizio. Ma non ha nemmeno la versione italiana del sito internet...

Il soggetto delle cartoline di Halloween scelto da Heineken nel 2008 sono i film horror. La versione che mi sembra meglio riuscita è questa. Il segno lasciato sul tavolino dal fondo bagnato della bottiglia diventa il simbolo del film di culto The Ring. Per chi proprio non notasse la somiglianza è anche scritto. Geniale. Le cartoline sono distribuite nei locali che aderiscono al circuito Promocard. Dal sito è possibile spedire una cartolina virtuale.