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sabato 16 gennaio 2010

Errori comuni

Scrivere bene è importante. Rileggere quello che si è scritto lo è ancora di più. Un testo ben pensato può essere, infatti, completamente vanificato da un errore di battitura o di grammatica.

Su internet si sta diffondendo una sgradevole sciatteria. In nome dell’urgenza di comunicare spesso si sacrificano la forma e l’ortografia. Quasi che scrivere sia l’aspetto fondamentale, non importa cosa o come, tanto gli altri poi capiranno, in qualche modo. Non parlo solo di Facebook, ma anche di siti istituzionali, dove si dovrebbe fare molta attenzione all’immagine aziendale che si trasmette attraverso i contenuti pubblicati.


Questa notizia, visibile anche in homepage, è stata pubblicata sul sito del comune di Treviso:

Venerdì 15 gennaio alle ore 17 in Piazza Borsa verrà inaugurata la pista di pattinaggio di ghiaccio sintetico che vi rimarrà fino al 16 febbraio. Ingresso 5 euro all'ora con pattini a noleggio inclusi. Riduzone a 4 Euro per tutti gli studenti delle scuola della città di Treviso e gli iscritti alle associazioni sposrtive.


Per le prime due righe tutto bene, più o meno. Poi iniziano gli errori di battitura e di concordanza: riduzone, sporstive, delle scuola. Tutti sbagli correggibili semplicemente con una rilettura del testo. Ma ci sono altre anche “deficienze strutturali”, non ci sono gli orari di apertura e la notizia è stata pubblicata solo il giorno prima dell’inizio, senza una adeguata preparazione all’evento.

sabato 22 novembre 2008

Settimana della cultura impresa: questa sconosciuta

Questa è la settimana della cultura impresa. Dovrebbe servire alle imprese per valorizzare il loro patrimonio: oggetti, saperi e competenze conservati all’interno dei propri archivi e musei. Come spesso accade, però, le imprese, pur organizzando incontri intriganti, hanno difficoltà a comunicare con i potenziali interessati.

L’ho scoperta per caso partecipando ad un evento in comune con Creative R’evolution di Fuoribiennnale, ma non sono riuscito a seguirla. Non perché non avessi tempo, ma perché sul sito ufficiale c’era solo il programma nazionale. Credevo non ci fossero altri eventi sparsi sul territorio. Poi, invece, vengo a sapere che proprio a Treviso si teneva la presentazione di una monografia dedicata ai musei aziendali della regione Veneto. Purtroppo il giorno successivo alla conferenza. Vabbè.

Chiusa la piccola polemica, l’incontro a cui ho partecipato (Imprese da Musei) era molto interessante. Creare un archivio o un museo aziendale non è solo bello per se stessi, in una chiave autoreferenziale. Il padrone di casa, la splendida Villa Foscarini Rossi – sede del museo della calzatura a Stra, ha sottolineato come serva anche a vendere di più. Luigino Rossi ha sostenuto che presentare la storia, la tradizione, la ricerca di prodotto migliora il rapporto di business con i partner commerciali, i dipendenti e la forza vendita.


Sulla stessa lunghezza d’onda anche Vittorio Tabacchi, presidente di Safilo. Alcuni anni fa aveva l’esigenza di promuovere un nuovo materiale anallergico con cui venivano fabbricati i suoi occhiali. La strategia adottata fu creare un museo itinerante che portasse in giro parte della più grande raccolta mondiale di oggetti legati alla vista dal medioevo ad oggi. Nelle convention e nelle catene di negozi vennero organizzate delle esposizioni sull’occhiale. Erano un mix tra la presentazione della storia e dell’evoluzione di Safilo e una mostra storica sull’occhiale tout court. Ebbero un grande successo.