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sabato 16 gennaio 2010

Errori comuni

Scrivere bene è importante. Rileggere quello che si è scritto lo è ancora di più. Un testo ben pensato può essere, infatti, completamente vanificato da un errore di battitura o di grammatica.

Su internet si sta diffondendo una sgradevole sciatteria. In nome dell’urgenza di comunicare spesso si sacrificano la forma e l’ortografia. Quasi che scrivere sia l’aspetto fondamentale, non importa cosa o come, tanto gli altri poi capiranno, in qualche modo. Non parlo solo di Facebook, ma anche di siti istituzionali, dove si dovrebbe fare molta attenzione all’immagine aziendale che si trasmette attraverso i contenuti pubblicati.


Questa notizia, visibile anche in homepage, è stata pubblicata sul sito del comune di Treviso:

Venerdì 15 gennaio alle ore 17 in Piazza Borsa verrà inaugurata la pista di pattinaggio di ghiaccio sintetico che vi rimarrà fino al 16 febbraio. Ingresso 5 euro all'ora con pattini a noleggio inclusi. Riduzone a 4 Euro per tutti gli studenti delle scuola della città di Treviso e gli iscritti alle associazioni sposrtive.


Per le prime due righe tutto bene, più o meno. Poi iniziano gli errori di battitura e di concordanza: riduzone, sporstive, delle scuola. Tutti sbagli correggibili semplicemente con una rilettura del testo. Ma ci sono altre anche “deficienze strutturali”, non ci sono gli orari di apertura e la notizia è stata pubblicata solo il giorno prima dell’inizio, senza una adeguata preparazione all’evento.

giovedì 30 aprile 2009

Dove sta Giorgione?

Giorgione è uno dei più importanti pittori italiani. Della sua vita si conosce pochissimo. Tanto che Virgilio Lilli nei "Classici dell'arte" di lui dice: “Giorgione è una di quelle figure d'artisti che confinano con le figure degli eroi”. Il prossimo anno ricorrerà il cinque centenario della morte. Intanto il suo comune natale, Castelfranco Veneto, ha deciso di dedicargli un museo, anch’esso avvolto nel mistero…

Dopo quattro anni di lavori il 9 maggio verrà inaugurato il museo di Giorgione, una struttura innovativa che meriterebbe di essere vista. Grazie ad un sistema multimediale sarà possibile ammirare le opere del Giorgione da dentro, scoprendone la costruzione e la rivoluzione pittorica. E qui sorge il problema. Se non siete del luogo e cercate su internet l’indirizzo o il numero di telefono non li troverete, se non dopo lunghe fatiche. C’è un sito museogiorgione.it che non centra con la nuova sede museale. C’è il sito del cinque centenario Giorgione2010 che riporta solo il comunicato stampa generico delle celebrazioni e non fa riferimento all’apertura del museo. Le varie notizie sull’inaugurazione riportano l’annuncio dell’apertura, non menzionano i riferimenti.

Potrete consolarvi leggendo che anche un nuovo logo accompagnerà la vita del Museo di Giorgione: una grande “G” di colore rosso. Evoca la tavolozza dell’artista, ma è anche un segno circolare che allude all’ignoto e all’alone di mistero in cui è avvolto Giorgione. Integrata alla “G”, una forma di colore grigio ricorda l’architettura della casa. Forse allora vi verrà in mente di digitare www.museocasagiorgione.it. Ma non affidatevi a Google altrimenti non lo troverete.

domenica 1 marzo 2009

E’ uscito Pages

Segnalo un’altra novità editoriale che, in questo caso, mi riguarda direttamente. E’ uscito il secondo numero della rivista Pages, il primo era una versione zero, sperimentale. Non lo trovate però in edicola, bensì nel ristorante e cocktail bar di Treviso Asha. Pages, infatti, è un progetto editoriale legato al locale. Per il momento. Perché nel prossimo futuro potrebbero esserci delle novità…

Ma l’editoria non era in crisi? Forse quella tradizionale. Noto, invece, con piacere un fiorire di iniziative legate ai free press. La logica non è più quella di far pagare per leggere gli articoli, ma di offrire gratuitamente dei contenuti e di coinvolgere il lettore in una esperienza di lettura, dove si trova a contatto con alcuni marchi e prodotti. Mi ricorda un po’ lo stile di internet, dove la lettura degli articoli è gratuita e sono le aziende, che cercano di creare relazioni, visibilità e coinvolgimento, a farsi carico dei costi.


Così è anche Pages. Propone una serie di articoli in linea con la personalità, ricercata ed eclettica, del ristorante Asha. Senza essere pedante parla di cucina, design, moda, musica, arte, ecologia, cultura e curiosità. Naturalmente poi trovano spazio anche gli appuntamenti musicali e gastronomici che si svolgono nel locale. Ma l’obiettivo è quello di proporre un life style nel quale il lettore possa riconoscersi e ricercare anche dal vivo nell’esperienza all’Asha.

sabato 31 gennaio 2009

La sfida alle 6 parole

La brevità sembra essere uno degli imperativi della vita moderna. Anche in campo letterario si stanno moltiplicando le iniziative in questa direzione. L’Espresso rilancia anche per Italia l’ultima tendenza editoriale americana: scrivere un romanzo che più minimal non si può, di sole 6 parole.

All’inizio L’Espresso aveva invitato gli scrittori italiani a mettersi alla prova con questa sfida d’inventiva e equilibrismo letterario. Con buoni risultati. Ad esempio propongono due divertissment Stefano Benni (Scrittore, si, uccide, ossessionato, dalle, virgole) e Pulsatilla (Si consideri assunta. Ora può rivestirsi). Ma ci sono anche versioni più serie come Aldo Nove (Oggi non c'è più domani) e Luca Bianchini (Non voleva vivere, ma si arrese). Non si è impegnato molto, invece, Linus, riciclando lo slogan "Radio Deejay, one nation, one station”.

Ora il concorso è aperto a tutti. Basta scrivere una mini-storia, usando non più di 6 parole. Le opere vengono pubblicate sul sito dell’Espresso e poi sottoposte al giudizio popolare, con un voto (sempre via internet) per scegliere la migliore. Fatevi sotto.

sabato 17 gennaio 2009

Il suono delle parole

Ecco una bella iniziativa per avvicinare i giovani alla scrittura. A sorpresa a promuoverla è Mtv, un simbolo del disimpegno e della leggerezza (o assenza) del “contenuto”.

Stanno andando in onda in questi giorni le puntate di Ultrasound, un concorso dedicato ai giovani autori di testi musicali. Una piccola rivincita della parola sull’immagine, in un periodo in cui il web 2.0 sembra orientato più al video. Con richieste varie di caricare su internet filmati ripresi col telefonino e la video camera. Spesso con risultati imbarazzanti.

Ultrasound, invece, è rivolto a tutti coloro che desiderano mettersi alla prova con le parole e scrivere un testo originale in italiano di una canzone di qualsiasi genere, dal melodico al rap. Se il testo viene votato dal pubblico, viene poi trasformato in una canzone vera e propria con un video clip musicale che viene trasmesso su Mtv.

Nella release televisiva di Ultrasound, infatti, viene ripreso il making of della canzone e del video: l’incontro tra il giovane autore e un paroliere che lo consiglia su come perfezionare il testo che ha scritto, l’intervento dei musicisti per creare la colonna sonora da abbinare alle parole, la registrazione in studio della canzone con un cantante professionista che interpreta il testo e una band che suona e la realizzazione del video clip.