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sabato 27 giugno 2009

Magic Italy

La magia è fatta. Con un colpo di bacchetta magica il Presidente del Consiglio ha fatto comparire a sorpresa un nuovo logo dell’Italia. E’ arrivato Magic Italy, il prodigio che rilancerà il turismo nel nostro paese.


In realtà il nuovo logo, di cui non si sentiva la mancanza, non è stato ben accolto. SocialDesignZine lo ha definito un “accrocchio di luminescente barbarie grafica, a ben guardare, non ha né struttura, né status, né dignità di marchio: ci sembra scarsamente applicabile in qualsiasi contesto, non ha un retroterra né simbolico né narrativo.” La cosa più preoccupante, per un copywriter come me, è poi che parla una lingua che non nemmeno è l’italiano perché è scritto in inglese.

Sembra uno dei quei progetti in cui il committente vuole sostituirsi all’art director e al copywriter. Lavorando nel nord-est non è difficile imbattersi nel padre-padrone dell’azienda, il classico “faso tuto mi”, che si intromette nel loro lavoro di un’agenzia pubblicitaria e ne dirige le scelte, spesso con pessimi risultati. Dal Presidente del Consiglio forse ci si aspetterebbe un atteggiamento diverso…

Non si tratta semplicemente di una limitazione della libertà creativa, ma di un mancato riconoscimento del valore delle diverse professionalità ed esperienze. La speranza è che Magic Italy faccia la fine di italia.it. Passi nell’anonimato, così almeno non potrà far danni.

sabato 30 maggio 2009

Chiaro, fresco, dolce copy

Le acque minerali sono tra i big spender della pubblicità italiana. Alcune si limitano a puntare su testimonial molto popolari (tipo la coppia Alessandro Del Piero e Cristina Chiabotto per Uliveto e Rocchetta). Altre hanno un approccio più creativo.

Mi ha sorpreso l’affissione pubblicitaria dell’acqua minerale Dolomia, le sorgenti sono a Cimolais in provincia di Pordenone. L’headline, "da qua a qua", è quanto mai geniale e semplice. Sottolinea la purezza dell’acqua, portata direttamente dalle sorgenti al consumatore in bottiglia, senza mediazioni. In più c’è un tocco di humour sempre apprezzabile. Lo slogan gioca sulla somiglianza tra il sostantivo “acqua” e l’avverbio di luogo “qua”. Il messaggio è rinforzato anche dal playoff “sai dove nasce, sai cosa bevi” e dalla scritta “naturale” che si legge in evidenza sulla bottiglia.

Anche la scelta dei colori è lodevole. Il bianco richiama il luogo selvaggio ed intatto delle sorgenti, montagne immerse nei grandi silenzi dei nevai perenni. Al limite trovo un po’ ridondante il titolo “oligominerale”, messo così in evidenza. Ma bisogna essere davvero pignoli.

Purtroppo a realizzare l’affissione non è stata una agenzia pubblicitaria locale, ma uno studio di Roma che non conoscevo (Made in Italy). Comunque bravi.