sabato 27 giugno 2009

Magic Italy

La magia è fatta. Con un colpo di bacchetta magica il Presidente del Consiglio ha fatto comparire a sorpresa un nuovo logo dell’Italia. E’ arrivato Magic Italy, il prodigio che rilancerà il turismo nel nostro paese.


In realtà il nuovo logo, di cui non si sentiva la mancanza, non è stato ben accolto. SocialDesignZine lo ha definito un “accrocchio di luminescente barbarie grafica, a ben guardare, non ha né struttura, né status, né dignità di marchio: ci sembra scarsamente applicabile in qualsiasi contesto, non ha un retroterra né simbolico né narrativo.” La cosa più preoccupante, per un copywriter come me, è poi che parla una lingua che non nemmeno è l’italiano perché è scritto in inglese.

Sembra uno dei quei progetti in cui il committente vuole sostituirsi all’art director e al copywriter. Lavorando nel nord-est non è difficile imbattersi nel padre-padrone dell’azienda, il classico “faso tuto mi”, che si intromette nel loro lavoro di un’agenzia pubblicitaria e ne dirige le scelte, spesso con pessimi risultati. Dal Presidente del Consiglio forse ci si aspetterebbe un atteggiamento diverso…

Non si tratta semplicemente di una limitazione della libertà creativa, ma di un mancato riconoscimento del valore delle diverse professionalità ed esperienze. La speranza è che Magic Italy faccia la fine di italia.it. Passi nell’anonimato, così almeno non potrà far danni.

domenica 14 giugno 2009

Ri-Posizionamento

Tempo fa avevo cominciato ad interessarmi ai motori di ricerca. Forse uno dei primi lavori che mi vennero commissionati quando iniziai a lavorare come free lance fu la stesura di testi per migliorare il posizionamento di un sito internet in base a determinate parole chiave. A distanza di alcuni anni torno a scrivere per motori di ricerca. A dimostrazione dell’importanza che la parola continua ad avere in internet.

Se da un lato sulla rete si parla sempre più spesso di contenuti diffusi attraverso i video, dall’altro il modo attraverso cui gli utenti accedono alle pagine web è una ricerca in base alle parole chiave, usando soprattutto Google. Perciò la presenza o meno di determinati termini attinenti all’argomento ricercato su un sito fa la differenza. A meno di non adottare altre strategie di visibilità e promozione, come ad esempio Adwords, banner o newsletter.


Per posizionarsi meglio sui motori di ricerca serve un search engine copywriter che scriva dei testi originali, costruendoli intorno a specifiche parole chiave (keywords). Non è un lavoro particolarmente creativo. Non è necessario creare titoli ad effetto che attirino l’attenzione, come in un banner, o un contenuto evocativo in grado di suscitare particolari emozioni. L’importante è scrivere un testo, meglio se di una certa lunghezza, e cercare di inserire e ripetere alcune parole chiave. Possibilmente senza essere troppo noiosi.

sabato 30 maggio 2009

Chiaro, fresco, dolce copy

Le acque minerali sono tra i big spender della pubblicità italiana. Alcune si limitano a puntare su testimonial molto popolari (tipo la coppia Alessandro Del Piero e Cristina Chiabotto per Uliveto e Rocchetta). Altre hanno un approccio più creativo.

Mi ha sorpreso l’affissione pubblicitaria dell’acqua minerale Dolomia, le sorgenti sono a Cimolais in provincia di Pordenone. L’headline, "da qua a qua", è quanto mai geniale e semplice. Sottolinea la purezza dell’acqua, portata direttamente dalle sorgenti al consumatore in bottiglia, senza mediazioni. In più c’è un tocco di humour sempre apprezzabile. Lo slogan gioca sulla somiglianza tra il sostantivo “acqua” e l’avverbio di luogo “qua”. Il messaggio è rinforzato anche dal playoff “sai dove nasce, sai cosa bevi” e dalla scritta “naturale” che si legge in evidenza sulla bottiglia.

Anche la scelta dei colori è lodevole. Il bianco richiama il luogo selvaggio ed intatto delle sorgenti, montagne immerse nei grandi silenzi dei nevai perenni. Al limite trovo un po’ ridondante il titolo “oligominerale”, messo così in evidenza. Ma bisogna essere davvero pignoli.

Purtroppo a realizzare l’affissione non è stata una agenzia pubblicitaria locale, ma uno studio di Roma che non conoscevo (Made in Italy). Comunque bravi.

sabato 23 maggio 2009

Caorle contro la Coca Cola

Andiamoci piano con le parole. A volte anche una frase apparentemente innocente e priva di riferimenti specifici può venire mal interpretata.

L’ultimo spot pubblicitario di Coca Cola in onda in televisione e in radio è uno dei primi che risente del clima di crisi. Propone una riscoperta delle cose semplici. Il messaggio non è una scontata promessa di risparmio o di riduzione del prezzo, ma un invito a ritrovare i piaceri genuini, di tutti i giorni. La voce guida è affidata ad una bambina, Giulia, che dice di preferire la vacanza dalla nonna piuttosto che nel resort.

Lo spot, per altro già parodiato in rete, ha scatenato le ire del sindaco di Caorle Marco Sarto. La frase sugli alberghi di lusso gli è andata di traverso. “Uno spot così è deleterio” ha dichiarato. “La Coca Cola dovrebbe fare più attenzione ai messaggi che divulga. Come sindaco di una città turistica lo trovo a dir poco inopportuno anche dal punto di vista della tempistica. Tutti gli operatori turistici e il mondo della ristorazione hanno investito nelle proprie strutture e nella promozione”. Il sindaco invita inoltre la Coca Cola a ritirare lo spot tv e sostituirlo con uno (fuori dal tempo) che associ la bibita con il piacere della vacanza e magari alla solita famiglia felice.

Al primo cittadino di Caorle si è poi aggiunto il presidente leghista della provincia di Treviso, Leonardo Muraro: “sono solidale con Sarto, il messaggio della serenità in famiglia è apprezzabile, ma si può vivere felici in famiglia anche girando a visitare località affascinanti”. Nessuno, però, ha mai detto che la casa della nonna non fosse al mare…

giovedì 30 aprile 2009

Dove sta Giorgione?

Giorgione è uno dei più importanti pittori italiani. Della sua vita si conosce pochissimo. Tanto che Virgilio Lilli nei "Classici dell'arte" di lui dice: “Giorgione è una di quelle figure d'artisti che confinano con le figure degli eroi”. Il prossimo anno ricorrerà il cinque centenario della morte. Intanto il suo comune natale, Castelfranco Veneto, ha deciso di dedicargli un museo, anch’esso avvolto nel mistero…

Dopo quattro anni di lavori il 9 maggio verrà inaugurato il museo di Giorgione, una struttura innovativa che meriterebbe di essere vista. Grazie ad un sistema multimediale sarà possibile ammirare le opere del Giorgione da dentro, scoprendone la costruzione e la rivoluzione pittorica. E qui sorge il problema. Se non siete del luogo e cercate su internet l’indirizzo o il numero di telefono non li troverete, se non dopo lunghe fatiche. C’è un sito museogiorgione.it che non centra con la nuova sede museale. C’è il sito del cinque centenario Giorgione2010 che riporta solo il comunicato stampa generico delle celebrazioni e non fa riferimento all’apertura del museo. Le varie notizie sull’inaugurazione riportano l’annuncio dell’apertura, non menzionano i riferimenti.

Potrete consolarvi leggendo che anche un nuovo logo accompagnerà la vita del Museo di Giorgione: una grande “G” di colore rosso. Evoca la tavolozza dell’artista, ma è anche un segno circolare che allude all’ignoto e all’alone di mistero in cui è avvolto Giorgione. Integrata alla “G”, una forma di colore grigio ricorda l’architettura della casa. Forse allora vi verrà in mente di digitare www.museocasagiorgione.it. Ma non affidatevi a Google altrimenti non lo troverete.

venerdì 24 aprile 2009

La favola di Robin Good

Se un freelance si guadagna da vivere pubblicando solo su internet fin dal 2004 è bene starlo a sentire. Qualcosa si impara di sicuro. Costui è Robin Good (al secolo Luigi Canali de Rossi), micro editore di Masternewmedia.org, un quotidiano online di controinformazione e nuove tecnologie che realizza quasi da solo, riuscendo a trarne discreti profitti.

Google, ed in particolare AdWords e AdSense, gli hanno cambiato la vita. Questi programmi gli consentono di mettere delle pubblicità di Google e dei suoi partner sul proprio sito a fianco dei contenuti e di ricevere un compenso ogni volta che questi link pubblicitari vengono cliccati. Certo il fatto di pubblicare in inglese, oltre che in italiano, lo aiuta attirare visitatori, ma è innegabile che la sua forza sono i contenuti. I suoi articoli sono molto più lunghi della media di internet e sono molto dettagliati.

Robin Good punta molto sull’informazione approfondita e specialistica. Indica chiaramente come una possibile strada per guadagnare attraverso internet l’apprendimento. Creando delle guide pratiche su un tema specifico è possibile trovare persone disposte a pagare per avere quei contenuti o almeno attrarre visitatori sul sito e ricavare attraverso le inserzioni di Google. Quanto all’argomento non c’è che l’imbarazzo della scelta. Non si deve per forza rimanere legati alle tecnologie. Anche l’herpes può andare bene. Le persone sono alla ricerca di risposte in qualsiasi settore. Parola di guru.

sabato 18 aprile 2009

Lo ha detto la TV











Ho improvvisamente
scoperto di essere salito nella scala sociale. Fare il copywriter è diventato un lavoro desiderabile.

L’illuminazione è avvenuta ieri sera. Mentre guardavo “Le Iene” di Italia1 è comparsa una televendita. Atmosfera ricercata, un tocco di glamour, la presenza dell’ex velina Ilary Blasi e le testimonianze di vari personaggi legati al suo magico mondo: un regista e, udite udite, un copywriter. Con tanto di didascalia in sovraimpressione.

Non c’è che dire: ho fatto un bel salto sul divano. Finora avevo considerato il mio lavoro una professione nota agli addetti ai lavori, non certo alla portata della massaia. Anzi ho sempre avuto una certa difficoltà a spiegare cosa facevo per vivere. Ma ora se il copywriter viene sdoganato dalla promozione tv è un segnale epocale. Sono entrato nell’empireo delle professioni appetibili.


Magari non si avrà una esatta conoscenza delle mie competenze, al posto del sottotitolo copywriter avrebbe potuto esserci stylist o direttore della fotografia, ma sono diventato uno di quei professionisti che si tengono a punto di riferimento dell’evoluzione della società, dei suoi gusti e consumi. Potere della pubblicità.

Ora vado a comprarmi un paio di scarpe per completare l’opera di riconoscimento delle mie qualità professionali. A proposito Nerogiardini.