sabato 8 novembre 2008

Virgilio e la guida

Diversi anni fa, quando nacquero i portali internet in Italia, mi sarebbe piaciuto lavorare in Virgilio. Si favoleggiava di una agenzia dove erano occupati centinaia di web writer per creare i contenuti e aggiornare le sezioni. Sembrava l’Eldorado per tutti quelli che, come me, volevano scrivere per il web. Poi scoppiò la bolla e tutto si ridimensionò.

A distanza di anni su Virgilio ci sono finito, anche se in quella mitica agenzia non ci sono mai entrato. Da qualche tempo gli articoli che scrivo per 2night vengono ricaricati anche sulla sezione local di Virgilio. Si tratta di una serie di canali, suddivisi per provincia, che aggregano notizie riprese, nel caso di Treviso, dalla Tribuna, da 2night e da altri siti di informazione, insieme ad annunci economici, elenchi di aziende e altri servizi. E’ comunque una bella soddisfazione vedere i propri testi pubblicati sul primo portale italiano.

In questo periodo, sempre per 2night, è uscita anche la guida ai migliori locali dell’inverno. Due volte l’anno il magazine cura una edizione speciale. Ogni locale viene presentato con una recensione più estesa e una fotografia d’illustrazione. Nelle pagine di Treviso i testi e le foto dei locali, che quest’anno sono diventati 41, sono miei. La guida viene distribuita nei più importanti punti di ritrovo d’Italia.

sabato 1 novembre 2008

Mini gonna, maxi titolo

Le regole, si sa, sono fatte per essere violate. E non c’è maggior trasgressore di Oliviero Toscani. Ancora una volta è riuscito a far parlare di sé, più che del prodotto che doveva promuovere.

A differenza di altri non mi soffermo sulla scelta dell’immagine della campagna pubblicitaria per il lancio della nuova Unità (una ragazza in minigonna di spalle per un quotidiano progressista ed egalitario), ma sulla parte testuale.

Toscani sembra aver trasferito tutti gli input del briefing, senza filtro e riflessione, direttamente sul manifesto. Sparpagliati lì, privi di un ordine di lettura, ci sono 14 aggettivi, tutti al femminile, usati per descrivere il giornale.


Delle poche regole che ho imparato sul copywriting ce n’è una che invita ad essere brevi ed incisivi, a preferire headline non troppo lunghe, di quattro, cinque parole al massimo. Senza scomodare Calvino e le sue “Lezioni americane”, dove suggeriva semplicità ed essenzialità, basterebbe citare il detto popolare “a buon intenditore poche parole”…


Usare per una headline ben 14 (quattordici) parole senza nessuna congiunzione, che non formano una frase di senso compiuto mi sembra eccessivo. Mi immagino l’effetto di spaesamento che proverà l’ipotetico lettore davanti a questo cartello. Ma cosa mai capirà?

sabato 25 ottobre 2008

Birretta o scherzetto?

Halloween sta diventando una delle feste più importanti in Italia, almeno tra gli under 30. Basti pensare che la notizia più cliccata dell’anno sul sito di 2night non è lo speciale di Capodanno o di Ferragosto, ma proprio l’approfondimento sui party che animano il 31 ottobre. E qual è la prima pubblicità che vi viene in mente associata alla notte dei morti viventi?

Heineken. La birra olandese è stata tra le prime aziende ad aver scommesso sul successo di questa manifestazione nel nostro paese e ad aver investito in pubblicità per attirare l’interesse del pubblico giovanile. L’attenzione di Heineken verso i giovani consumatori è testimoniata anche dal ruolo di primo piano che ha saputo ritagliarsi nella musica dal vivo con l’Heineken Jammin’ Festival.


Per Halloween Heineken ha realizzato una serie di quattro cartoline di invito alle numerose feste che si svolgono in pub, birrerie e bar, decorati ad hoc e riforniti di gadget. La stessa cosa, ma con più autoreferenzialità e meno senso dello humour, la fa
anche la birra scura irlandese Guinness in occasione di San Patrizio. Ma non ha nemmeno la versione italiana del sito internet...

Il soggetto delle cartoline di Halloween scelto da Heineken nel 2008 sono i film horror. La versione che mi sembra meglio riuscita è questa. Il segno lasciato sul tavolino dal fondo bagnato della bottiglia diventa il simbolo del film di culto The Ring. Per chi proprio non notasse la somiglianza è anche scritto. Geniale. Le cartoline sono distribuite nei locali che aderiscono al circuito Promocard. Dal sito è possibile spedire una cartolina virtuale.

sabato 18 ottobre 2008

Casatella cerca slogan

La Casatella, il formaggio morbido tipico in provincia di Treviso, è alla ricerca di uno slogan (sarebbe più corretto dire payoff) con cui accompagnarsi nelle prossime occasioni ufficiali. Per trovarlo non si è affidata ad una agenzia di pubblicità, ma ad un concorso pubblico, aperto a tutti, esperti e non.

L’idea è del Consorzio per la tutela del formaggio Casatella trevigiana, in collaborazione con la Tribuna, uno dei quotidiani di Treviso. Se volete mettervi alla prova come copywriter per un giorno, non dovete fare altro che registrarvi sul sito e lasciare il vostro payoff. Si possono usare al massimo cinque parole, esclusi i termini “Casatella”, “Trevigiana” e “Dop”. Vengono contati sostantivi, aggettivi, verbi, pronomi, ma non articoli, preposizioni e congiunzioni. C’è quindi la possibilità di creare frasi piuttosto lunghe, anche se è sconsigliabile per non perdere l’immediatezza del messaggio e della lettura.


Sarà poi una giuria di esperti a scegliere i payoff migliori. Non si vince denaro, ma tanta buona Casatella naturalmente. C’è tempo fino al 30 novembre 2008. In bocca al lupo.

sabato 20 settembre 2008

Comoda_mente a Vittorio Veeto

Vittorio Veneto quest’anno celebra il novantesimo della vittoria nella prima guerra mondiale. C’erano molti modi per ricordare la storica data: mostre di fotografie d’epoca, rievocazioni, incontri sugli scontri del ’15-‘18 (e ci saranno). L’amministrazione comunale ha deciso, però, di parlare della guerra non solo guardando al passato, ma anche al presente e al futuro. E’ nata così l’edizione 2008 di Comoda_mente.

Il Festival, partito in sordina e in via sperimentale nel 2007, quest’anno ha aumentato la qualità e la quantità degli incontri, legandoli al tema della guerra o meglio del conflitto nelle sue varie forme. Dal conflitto che genera la creatività, come sostenuto da Oliviero Toscani, al conflitto vero e proprio in Georgia, interpretato da Valerio Pellizzari e Demetrio Volcic, dalla crisi economica attraverso cui passare per diventare Innovation Valley alla crisi delle periferie urbane, rilette da Flavio Albanese e Italo Rota.

Vittorio Veneto si è trasformata così in un “comodo” salotto urbano in cui alternare nell’arco di tre giorni dialoghi con ospiti illustri, sessioni letterarie, opere teatrali, eventi musicali. Interessante anche l’idea di ambientare gli incontri nei luoghi dimenticati e da riscoprire della città: ville in via di recupero, ex scali ferroviari, edifici di epoca fascista in disuso. La risposta del pubblico è stata entusiasta. Della guerra si può parlare in molti modi, anche in quelli più attuali. Perché “guerra è sempre”, mi verrebbe da dire pensando a Primo Levi.

sabato 13 settembre 2008

Adunata del Contemporaneo: io c’ero

Ripensare il Veneto è l’ambizioso piano di Innovation Valley, progetto ideato per dare un nome e un volto alla grande area innovativa del Nord-Est, un territorio dove è fortissima la concentrazione di industrie della creatività e dell’innovazione. Una rete di 450 mila imprese del mondo del fashion, del design, della tecnologia e della comunicazione sono insediate qui. Anche se spesso l’immagine radicata nell’opinione pubblica è ancora quella del piccolo imprenditore che fa tutto da solo, senza grande inventiva e magari in nero.


Dopo un interessante ciclo di incontri che si è svolto a cavallo dello scorso anno è giunto per l’Innovation Valley il momento della dimostrazione di forza: un raduno di questo popolo di creativi. Sabato 6 settembre si è tenuta a Bassano del Grappa (celebre per le adunate degli alpini), la prima Adunata del Contemporaneo, destinata ai creativi. La risposta è stata grande: oltre 500 mila presenze.


Non mi sono potuto gustare tutti gli eventi in programma perché ero stato inviato da 2night anche per fare un reportage sulla manifestazione. Alcune delle mie fotografie sono state utilizzate poi sul sito ufficiale di Fuoribiennale. Più che partecipare alle conferenze, mi sono limitato a respirare lo spirito dell’adunata. L’atmosfera era elettrizzante con Bassano trasformata nella prima città-attivatore dell’industria creativa, ospitando un flusso continuo di eventi: performance, installazioni, mostre, conferenze, reading e dj set.

sabato 2 agosto 2008

La Ryan Air ce l’ha duro

Che la Ryan Air usasse delle politiche commerciali aggressive è risaputo. Che usi anche una comunicazione spregiudicata è una novità.


Sulla homepage del sito della compagnia aerea è comparso l’invito a volare con Ryan Air accompagnato da un testimonial d’eccezione: il leader della Lega Nord Umberto Bossi. Il senatur è ritratto in una foto scattata poco tempo fa durante un comizio a Padova mentre alza il dito medio al suono dell’inno di Mameli.

L’immagine è accompagnata da un messaggio contro la decisione del governo di sostenere con aiuti economici Alitalia. Nel testo è scritto: “Il governo... supporta le alte tariffe di Alitalia, supporta i frequenti scioperi di Alitalia, se ne frega dei passeggeri italiani".

Il banner della compagnia aerea, low cost anche in pubblicità, è una caduta di stile. Il testo è banale e frettoloso nell’uso dei termini. Supporta, ad esempio, poteva essere sostituito da un sinonimo più semplice e meno aziendale. L’immagine non è patinata e potrebbe essere sgradita ai non elettori della Lega.


Oltre alla crudezza dell’immagine si aggiunge un problema ulteriore. La Lega Nord, parte di quel governo che sostiene Alitalia, non è mai stata coinvolta ufficialmente. Come un qualsiasi utente internet, si è trovata di fronte all’annuncio pubblicitario collegandosi al sito. La reazione del partito non poteva che essere negativa. Il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Roberto Castelli ha dichiarato “Mi auguro che arrivino immediatamente le scuse dei dirigenti. In ogni caso non mi avvarrò dei servizi di Ryanair”. Forse era il caso di concordare in anticipo l’iniziativa…